lunedì 15 gennaio 2018

Cera artificiale STEP BY STEP

Il nostro viaggio all'interno del caldo, profumato e luminoso mondo della cera volge al termine, ma prima di salutarci definitivamente ripercorriamo quello che, tramite questo blog, si è stati in grado di ricordare o addirittura imparare.

Il viaggio è cominciato attorno al mondo, in senso figurato, certo, però pur sempre intorno al mondo. Si è infatti indagato quale fosse la traduzione in più lingue della parola "cera" a partire da "wax", traduzione di "cera" in inglese. (Lingue di Cera)

Prossima fermata: Campi di interesse e collegamenti applicativi e semantici, post in cui, tramite un grafo,si è riusciti a trovare quelle parole che, semanticamente o applicativamente, si ricollegavano all'argomento protagonista: la cera artificiale. E' così che i risultati semantici ottenuti sono stati la religione, l'edilizia, la moda, e molti altri tutti relativi e collegati al mondo della cera artificiale.

Dopodichè si è iniziati a scendere più in profondità, dopo aver individuato un articolo di giornale che trattava la cosa artificiale. In questo articolo vengono illustrati e analizzati i Modelli Anatomici in cera del museo di anatomia di Torino.

Nello step successivo si è cercato di analizzare gli Elementi della cera artificiale, scoprendo così che le cere artificiali o sintetiche si dividono in diverse categorie e che, gli elementi principali che la compongono vengono chiamati "esteri".

Nel post riguardante i materiali sostitutivi la cera (Cera naturale e cera artificiale: la cera che sostituisce la cera) si è visto come la stessa cera naturale può essere intesa come materiale sostituivo la cera artificiale, anche se nella storia del mondo, il processo ben si sa che è stato esattamente il contrario: la cera artificiale è nata a seguire e sostituire di conseguenza quella artificiale.

Addentrandosi ancora di più nel mondo della cera si è scoperto che al giorno d'oggi sono molti gli oggetti che ne sostituiscono la funzione, come le sempre più diffuse tealights elettriche e le torce da campeggio. (Cera Artificiale: le funzioni sostitutive)

Con il post "Di bocca in bocca: le narrazioni" si è voluto indagare la storia della cera, dalle origini risalenti a prima della nascita di Cristo, fino ad arrivare al suo utilizzo in una forma d'arte detta "Encausto", tramite cui venivano diffuse storie, miti e leggende per mezzo della grafica.

Il viaggio continua, e arriviamo alla parte più affascinante del blog: quella dei miti e delle leggende, "La cera nella letteratura". E come poteva non nascere spontaneo il riferimento al mito di Dedalo e Icaro?

Anche nel mondo della musica e del cinema la cera ha un'alta rilevanza, ad esempio nella canzone di Saluti da Saturno dal titolo "Canzone di Cera" (La cera nella musica: Saluti da Saturno - Canzone di Cera) o nelle sale con il film horror del 2005 "La Maschera di Cera" (La cera nel cinema: La maschera di cera (2005))

Perfino il mondo dei fumetti, in un particolare numero di Topolino, è riuscito a dare spazio al materiale trattato in questo blog. Si parla ovviamente del numero 1203 di Topoloni, in cui è contenuto il fumetto "Paperino e la cera vendicativa". (La cera nei fumetti: Topolino 1203 - Paperino e la cera vendicativa)

Nel post "Numeri di Cera" si sono analizzate tutte le grandezze fisiche relative alla nostra cosa artificiale, a partire dalla composizione chimica e dal numero di atomi (20 per una catena contenuta nelle molecole di paraffina) fino al punto di fusione che può arrivare anche a 60°C.

Per quanto riguarda "Le Statistiche della cera artificiale" si è voluto sondare il mondo dei sondaggi sui social media, sottoponendo una popolazione di circa 14000 persona alla domanda: "Si ha a che fare tutti i giorni con oggetti di cera artificiale?". La maggioranza ha votato "NO".

Durante la stesura del blog ci si è soffermati ad osservare l'andamento dei grafici riguardanti il rapporto produzione-prezzo di tre diversi tipi di cere artificiali (I grafici di tre cere artificiali) e ad analizzare la simbologia che nel mondo essa assume, partendo da quella chimica fino ad arrivare a quella esoterica. (I simboli della cera)

Come quasi tutti gli oggetti artificiali, la cera comporta dei rischi. Nel relativo post (I rischi) abbiamo valutato che i maggiori rischi riguardano la salute umana.

Nel post "Le tecnologie (e le scienze) della cera artificiale per eccellenza: la paraffina" ci siamo soffermati sulle tecniche di produzione della paraffina, volgendo il nostro sguardo anche alla scienza che è alla base delle reazione chimiche tramite cui si ottiene, andando a guardare un video sulla sua produzione in industria nel post "Le industrie della cosa artificiale".

Il blog continua con la stesura di un glossario trilingue della parola cera, con i suoi significati in inglese, tedesco e francese. (Il Glossario Trilingue)

La Basilica di San Pietro a Roma e il Madame Tussauds (Museo delle cere) sono i luoghi in cui probabilmente, più al mondo, trova utilizzo il materiale artificiale analizzato (I luoghi della cera artificiale) e come si è visto nel post successivo, anche la storia della cera trova le sue origini a Roma, anche se quella più antica nel tempo. (Le storie e i protagonisti della cosa artificiale)

Altro tema importante analizzato in queste pagine è quello de "I brevetti". Chevreul e Gay-Lussac gettano le fondamenta dell'industria stearica e nel 1825 presentarono un brevetto per “preparare per l'illuminazione gli acidi grassi solidi o liquidi che si ottengono saponificando con potassa o con qualunque altro mezzo i seghi, i burri e gli olii...”

Nuovamente, nel post "I modelli" si sono analizzati dei modelli anatomici in cera, stavolta custoditi al museo Galileo Galilei di Firenze. Anche in campo fantascientifico la cera ha assunto dei modelli, e spesso viene associata a dei racconti del terrore, sia in ambito letterario che in quello cinematografico.

In "Metafore di Cera" vengono analizzati tutti quei modi di dire che si rifanno alla cera, rendendola una metafora di sè, degli altri o del mondo che ci circonda.

Il viaggio nel mondo della cera finisce con un abbecedario illustrato, con termini che tutti si rifanno al mondo della cera (come il personaggio di Lady Gaga a cui sono state dedicate molte statue di cera o che, durante i suoi show, utilizza trucchi scenici e camouflage a base di cera e silicone).





venerdì 12 gennaio 2018

Abbecedario illustrato



A come ape


B come bruciare


C come candela


D come decantazione


E come esteri


F come fiamma


G come Gaga (Lady)


H come Halloween


I come incendio


L come laboratorio


M come museo delle cere


N come Natale


O come ossigeno


P come paraffina


Q come Quaresima


R come reazione


S come stoppino


T come tossicità


U come uva di cera


V come velo


Z come zucca di Halloween


Metafore di Cera

In questo post si vogliono prendere in esame le metafore per eccellenza che riguardano la cera: i modi di dire.

Aver la cera negli orecchi
• Fig.: essere sordi, come se si avesse della cera nelle orecchie che ostruisce il canale auditivo. Usato principalmente nel senso lato di rifiutarsi di ascoltare, di non voler intendere o far finta di non capire.
Racconta Omero nell'Odissea (12,177) che Ulisse impose ai suoi marinai di tapparsi le orecchie con la cera, per evitare che il canto ammaliatore delle Sirene li inducesse a seguirlo portando la nave a fracassarsi sugli scogli. L'espressione si trova però in vari autori, come Orazio, Ammiano Marcellino, Sant'Ambrogio e altri, mentre in un salmo biblico si trova un serpente che resiste agli incantamenti perché ha le orecchie otturate.

 

Avere una brutta cera
• Avere il volto sciupato, dall'aspetto malsano, malaticcio; in particolare dal colorito pallido, grigiastro.
La parola cera deriva dal greco kára, cioè “faccia, testa”, da cui il francese antico chiere, “viso”.



Far buona cera
• Fare bella accoglienza.
La cera è qui l'espressione del volto.




I modelli

Il museo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza - di Firenze ospita ventuno cere ostetriche che furono commissionate da Felice Fontana allo scultore Giuseppe Ferrini e al suo aiutante Clemente Susini dopo il 1771, quando il Fontana lavorava all'allestimento del Museo di Fisica e Storia Naturale presso la "Specola" fiorentina. Finì, tuttavia, per imporsi l'opinione che le cere esposte nel Museo dovessero rappresentare solo preparazioni d'anatomia normale. Pertanto le cere riguardanti i parti patologici e i feti mostruosi furono trasferite, nel dicembre del 1817, all'Ospedale degli Innocenti, dove era stata istituita una maternità con relativa scuola per le allieve ostetriche.

Ivi il sito del museo: https://www.museogalileo.it/

In campo fantastico i modelli che la cera assume sono tutti, per la maggior parte, negativi. Basti pensare che questo materiale è stato usato per molti film o racconti del terrore. Ne è un'esempio il libro: "Racconti di Cera" di Meyrink Gustavo: usufruendo del realismo, dell’onirismo. a volte anche di una componente scientifica. Meyrink riesce a provocare effetti eguagliati da pochi nell’ambito di quella letteratura che è solita far uso di particolari atroci e raccapriccianti. Niente è gratuito, nel suo orrore, e tutto è indispensabile: non per nulla questi racconti non sono mai eccessivamente prolissi mirando sempre all’essenziale.


I brevetti

Le candele a stoppino apparvero nel primo Medioevo e venivano utilizzate anche per misurare il trascorrere del tempo negli affari giudiziari. Le candele prodotte con grasso animale, più economiche di quelle di cera d’api, erano più diffuse e venivano anche preparate in casa. Gli artigiani  trascorrevano intere giornate chini sui crogioli di cera, immergendo gli stoppini di cotone.



Il grasso dei capodogli non emetteva cattivi odori e produceva una fiamma brillante e per questo venne utilizzato su larga scala nel Diciannovesimo secolo. I balenieri rischiavano la vita - come racconta il recente film di Ron Howard "Le origini di Moby Dick" - per il prezioso olio che veniva quotato nelle principali Borse merci.



Chevreul e Gay-Lussac gettano le fondamenta dell'industria stearica e nel 1825 presentarono un brevetto per “preparare per l'illuminazione gli acidi grassi solidi o liquidi che si ottengono saponificando con potassa o con qualunque altro mezzo i seghi, i burri e gli olii...”. De Milly e Motard, nella fabbrica de l'Étoile a Parigi, inventarono il processo di saponificazione calcare e, nel 1846, Newton realizzò la prima macchina per candele.



Maggiori informazioni su: http://www.assocandele.it/candles-news/storia-della-candela.kl

Le storie e i protagonisti della cosa artificiale

Come già visto nel post "Di bocca in bocca: le narrazioni", l'utilizzo della cera ha origini risalenti a prima della nascita di Cristo. Furono i Romani che intorno al 500 a.C. cominciarono a lavorare la cera (sego e cera d'api per la precisione) ottenendo così per la prima volta nella storia umana la cera artificiale.

La storia della candela, è, fino a circa un secolo e mezzo fa, la storiadell'illuminazione. Presso i Romani erano in uso cordoni di canapa immersi nella pece, o in cera animale; più tardi apparvero torce costituite di fibre di papiro immerse in pece e ricoperte di cera.



Nel corso della storia, l'uomo si è adoperato nell'utilizzo della cera in vari campi, anche se quello delle candele, che poi è il più antico e longevo di tutti, è stato sempre il punto chiave, di svolta, dell'utilizzo della cera.


venerdì 5 gennaio 2018

I luoghi della cera artificiale.

LA BASILICA DI SAN PIETRO A ROMA.


La Madre delle Chiese in rappresentanze di tutte le sue figlie. E' proprio la chiesa in cui si ha largo consumo di cera artificiale tra ceri, cerini e candele che tutto l'anno, da sacerdoti e fedeli vengono accese per celebrare festività, commemorare defunti o ricordare santi.



IL MADAME TUSSAUDS


Madame Tussauds è uno dei più famosi musei delle cere del mondo, presente in diverse città: Londra, Amsterdam, Berlino, Hong Kong, Las Vegas, New York, Shanghai, Washington, Vienna, Sydney, Blackpool, Orlando (Florida) e da agosto 2009 anche a Hollywood, Los Angeles. È di proprietà dell'azienda inglese Merlin Entertainments, la stessa che possiede anche Gardaland e Legoland.






Cera artificiale STEP BY STEP

Il nostro viaggio all'interno del caldo, profumato e luminoso mondo della cera volge al termine, ma prima di salutarci definitivamente...